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Consigli per l'installazione

Bagno per disabili: come renderlo conforme alle normative

Progettare un bagno accessibile non è solo un obbligo normativo, ma un atto di civiltà e inclusione. Garantire l’accessibilità significa eliminare le barriere architettoniche che limitano l’autonomia delle persone con disabilità motorie, sensoriali o cognitive. Questo principio è particolarmente cruciale negli spazi intimi come il bagno, dove l’indipendenza è essenziale.

In Italia, le normative di riferimento stabiliscono requisiti precisi non solo per gli spazi pubblici e aperti al pubblico, ma anche per gli edifici privati. La progettazione deve seguire criteri di usabilità, sicurezza e dimensione minima per consentire la manovra e l’utilizzo agevole di tutti gli accessori. Per realizzare un progetto a norma e trovare tutti gli ausili e i sanitari specifici, puoi contare sul vasto assortimento di Idroclic.

Dimensioni e layout essenziali per l’accessibilità

Per definire un bagno per disabili a norma, il punto di partenza è lo spazio. Le dimensioni minime sono cruciali per garantire lo spazio di manovra di una sedia a rotelle.

Spazio di manovra e posizionamento dei sanitari

Lo standard richiede un circolo di manovra libero di almeno 150 cm di diametro all’interno del locale, necessario per la rotazione completa della sedia a rotelle. Questo spazio non deve essere occupato né dai sanitari né dall’ingombro di apertura della porta.

La porta deve avere una larghezza minima di 85 cm e, preferibilmente, aprirsi verso l’esterno per evitare di bloccare l’accesso in caso di emergenza (se l’utente cade all’interno).

I sanitari devono essere posizionati in modo specifico:

  • WC e bidet: devono essere installati a un’altezza del piano superiore di 45-50 cm da terra (seduta inclusa). Lo spazio libero laterale per l’accostamento e il trasferimento dalla carrozzina deve essere di almeno 100 cm su un lato e 40 cm sull’altro rispetto all’asse del sanitario. È fondamentale l’installazione di un vaso sospeso o con un incavo inferiore per permettere l’avvicinamento della carrozzina.
  • Lavabo: deve essere di tipo a mensola o sospeso, con un’altezza del bordo superiore non superiore a 80 cm da terra. È essenziale che lo spazio sottostante sia libero per consentire l’accostamento frontale della sedia a rotelle (sottolavabo libero). I rubinetti devono essere monocomando o, meglio ancora, a fotocellula.

Ausili e dispositivi di sicurezza obbligatori

L’accessibilità di un bagno non dipende solo dalle dimensioni, ma anche dall’installazione degli ausili corretti che supportano il trasferimento e l’uso.

Maniglioni di sostegno e ribaltabili

I maniglioni di sostegno sono obbligatori e devono essere fissati saldamente al muro. Si distinguono due tipologie principali:

  1. Maniglioni fissi: sono installati in prossimità del WC (di solito uno orizzontale lungo 80 cm a 80 cm da terra, perpendicolare all’asse del vaso).
  2. Maniglioni ribaltabili/reclinabili: devono essere installati su almeno un lato del WC, sempre a un’altezza di 80 cm da terra. Il maniglione ribaltabile è essenziale per facilitare il trasferimento e può essere alzato verticalmente per liberare spazio.

Specchi, campanello e pavimentazione

Lo specchio non deve essere incassato e va installato con il bordo inferiore a massimo 90 cm da terra per essere utilizzabile da seduti.

Un elemento di sicurezza fondamentale è il campanello di emergenza. Questo deve essere un dispositivo a cordone (o a strappo) facilmente raggiungibile anche da terra in caso di caduta. Deve trovarsi vicino al vaso e alla vasca/doccia e deve essere collegato a un segnale acustico e luminoso esterno al bagno.

Infine, la pavimentazione deve essere antiscivolo (coefficiente di attrito adeguato) e priva di gradini o dislivelli.

Attrezzare un bagno pubblico per persone con disabilità

La normativa è più stringente per gli edifici pubblici, le strutture sanitarie e i luoghi aperti al pubblico (uffici, ristoranti, negozi). In questi contesti, non è sufficiente garantire l’accessibilità, ma è richiesto un numero minimo di servizi igienici accessibili.

Criteri di contrasto visivo e segnaletica

Nei bagni pubblici, l’aspetto visivo è cruciale per le persone con disabilità visive.

  • I sanitari e gli ausili (maniglioni, campanello) devono avere un contrasto cromatico rispetto alle pareti circostanti per facilitare l’identificazione.
  • La segnaletica esterna e quella direzionale devono essere chiare, con pittogrammi universali (l’omino in sedia a rotelle) e spesso integrate con caratteri in Braille.

Inoltre, se la struttura pubblica offre servizi igienici separati per sesso, deve essere previsto almeno un bagno accessibile per le donne e uno per gli uomini, oppure un unico bagno universale e unisex con le specifiche dimensionali e gli ausili necessari.

Certificazioni obbligatorie per bagni accessibili

La conformità normativa di un bagno per disabili non si esaurisce con l’installazione, ma richiede l’ottenimento di specifiche certificazioni che attestino il rispetto delle leggi vigenti, in particolare la Legge n. 13/1989 e il D.M. 236/1989.

Verifiche e documentazione

  1. Dichiarazione di conformità: l’impresa che esegue i lavori deve rilasciare una dichiarazione che attesti che l’impianto idrico e, in generale, l’installazione dei sanitari e degli ausili rispetta le norme tecniche.
  2. Verifica dimensionale e funzionale: in fase di fine lavori, un tecnico abilitato (ingegnere o geometra) deve verificare che le dimensioni minime e gli spazi di manovra (il circolo di 150 cm) siano stati effettivamente rispettati.
  3. Certificato di agibilità: per i nuovi edifici o per le ristrutturazioni che modificano la destinazione d’uso, il Certificato di Agibilità non può essere rilasciato se il progetto esecutivo non dimostra l’eliminazione delle barriere architettoniche e la conformità di tutti gli spazi, inclusi i servizi igienici.
  4. Collaudo degli ausili: se vengono installati dispositivi elettrici (come sollevatori o docce elettroniche), è necessaria la certificazione di conformità specifica dell’impianto elettrico e del corretto funzionamento di sicurezza.

La mancanza di queste certificazioni può comportare sanzioni e l’obbligo di ripristinare la conformità a spese del proprietario o dell’ente gestore.

FAQ – Domande Frequenti

Il bidet è obbligatorio nel bagno per disabili?

No, la presenza del bidet non è obbligatoria. Le normative si concentrano sull’accessibilità e sull’uso del WC e del lavabo. Tuttavia, se installato, deve rispettare i medesimi spazi laterali di accostamento e il disassamento di 40 cm dal maniglione laterale. In alternativa, si può optare per un WC dotato di funzione bidet integrata o una doccetta igienica (simile allo shut off) facilmente raggiungibile, che garantisca l’igiene personale senza ingombro aggiuntivo.

Le maniglie devono resistere a un peso specifico?

Sì, i maniglioni di sostegno devono essere progettati per sopportare un carico statico significativo. Sebbene le normative italiane non specifichino un peso esatto (come avviene in altri Paesi che richiedono carichi di sicurezza fino a 150 kg), è prassi che siano fissati a muro in modo da resistere a forze di trazione e spinta in tutte le direzioni, garantendo la massima sicurezza durante le manovre di trasferimento e l’uso.

Posso installare una vasca da bagno in un bagno accessibile?

L’installazione della vasca da bagno non è vietata, ma è fortemente sconsigliata poiché ne limita l’accessibilità per la maggior parte degli utenti con disabilità motorie. È sempre preferibile installare una doccia a filo pavimento (senza piatto doccia rialzato) con sedile ribaltabile integrato e maniglioni verticali/orizzontali. Se si opta per la vasca, dovrebbe essere un modello specificamente progettato per disabili, con sportello apribile e seduta integrata.

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Content Marketing Specialist di Idroclic.it, Sara, data la sua passione per la scrittura, svolge a 360° anche la mansione di copywriter per il Idroclic.it Magazine. Alcune delle sue passioni? La scrittura, lo sport e i viaggi!